MARCO GABOSSI

Dico quello che penso, ma penso a come lo dico

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Dico quello che penso, ma penso a come lo dico.
Compromesso? Limitazione?
No! forte volontà di farsi capire.

Sono invece compromessi le posizioni di sicurezza, per non dire di arroganza, che colpevolizzano l’incapacità di comprendere da parte dell’interlocutore.
Si può e si deve esprimere ogni concetto che si ritiene proprio, se pur questo sia contestazione, istruzione od opinione personale.

Stiamo parlando di cani? Si, stiamo parlando di istruzione cinofila, di condivisione di conoscenza e informazioni, stiamo e vogliamo parlare però di come queste informazioni vengono proposte; ecco, proposta, un termine che mi piace davvero tanto anche quando si tratta di condividere con i nostri cani, proposta, una parola “morbida” nella pronuncia e nelle intenzioni .
Quando passiamo informazioni stiamo proponendo qualcosa che l’interlocutore ha la possibilità ed il diritto di poter respingere o non capire. Ma la stessa informazione, benché non debba cambiare nel senso e nelle logica, senza compromessi e limitazioni, appunto, ha molte e diverse possibilità per essere proposta.
Qui entra in gioco l’abilità comunicativa di ognuno, che nasce dalla volontà di adeguare termini – concetti e tempi alla linea di comprensione di coloro a cui stiamo comunicando.
La linea di comprensione è quell’insieme di predisposizione e background che ognuno ha e che pone l’obiettivo di più facile o complessa assimilazione.

Nel comunicare c’è passione, tecnica e lettura dei momenti.
Nulla di complesso, riassumendo, dedichiamoci a trovare il canale più chiaro per ognuno degli interlocutori a cui ci riferiamo.

Dì quello che pensi, ma pensa a come lo dici.

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